Nel mondo dell’editoria, l’editor o redattore è una figura professionale che sta a metà strada tra l’autore e la casa editrice e lavora sui testi dei libri per renderli adatti alla pubblicazione. Quella dell’editor è un’attività che richiede un’ottima conoscenza della lingua italiana, grande precisione e mente sempre attenta perché deve scovare errori e incongruenze su molteplici livelli.
L’editor non è l’editore!
Partiamo dal significato di editor, termine inglese che ha il suo corrispondente italiano in redattore e non in editore. È importante capire bene la differenza tra questi due ruoli: l’editore è infatti quella figura che decide di investire energie e risorse nella pubblicazione di un’opera, mentre l’editor ha il compito di controllare e modellare il testo prima che vada in stampa.
L’editor al lavoro: la correzione delle bozze
Le grandi compagne di scrivania dell’editor sono le bozze, che il redattore legge per verificare che tutto funzioni, sotto qualsiasi punto di vista. L’attenzione dell’editor si concentra in modo particolare su tre aspetti: struttura logica dell’opera, testo, immagini.
1. Struttura logica dell’opera. In questa fase di lavoro, l’editor valuta il contenuto dell’opera nel suo complesso e controlla che l’impostazione generale sia solida e completa. Nei romanzi, per esempio, i personaggi devono mantenere una propria coerenza e nella trama non ci devono essere incongruenze, mentre nei libri scolastici gli argomenti vanno disposti in modo ordinato partendo dai temi principali e poi passando a quelli secondari, senza saltare disordinatamente da un concetto all’altro. Se il libro (di qualsiasi libro si tratti) non ha una buona struttura logica, il lettore fa fatica a capire ciò che sta leggendo e perde il filo… e la pazienza!
2. Testo. Siamo nel cuore del lavoro dell’editor ed è in questa fase che si svolge l’editing, ossia l’attività che serve a trasformare un testo in un buon testo e a uniformarlo sulla base delle norme redazionali. Le frasi devono essere chiare e scorrevoli e di conseguenza grammatica e sintassi sono sempre al centro dell’attenzione dell’editor, così come la caccia spietata ai refusi, perché un testo sgrammaticato è sempre indice di bassa qualità.
Oltre agli errori grammaticali, le antenne del redattore devono intercettare qualsiasi informazione errata per poi procedere alla correzione o sottoporre il dubbio all’autore.
Durante la lettura è molto importante tenere sempre presente il tipo di lettori (target) a cui il testo è destinato, e quindi controllare che il lessico e il tono siano adeguati.
3. Immagini. In questa fase di lavoro l’editor controlla che tutte le immagini (foto, disegni, carte geografiche, grafici e tabelle) siano nel posto giusto, con la didascalia corretta e soprattutto che siano coerenti con il testo. A volte viene anche chiesto al redattore di occuparsi della ricerca iconografica, ossia di scegliere le foto più adatte all’argomento trattato e naturalmente al target.
Il pensiero fisso dell’editor: il lettore!
La pubblicazione di un libro è frutto della collaborazione di tante figure tra cui autori, editori, grafici, redattori e fotografi, ognuno con i propri ruoli e le proprie competenze, ma con lo sguardo sempre rivolto al destinatario finale di tutto questo lavoro: il lettore. E durante tutte le fasi del suo lavoro, l’editor non deve mai perdere di vista il suo obiettivo principale: individuare ed eliminare qualsiasi ostacolo tra il testo e la mente del lettore!
La mia professionalità al tuo servizio
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