Quando leggiamo un libro, un articolo di un blog o qualsiasi altro testo sulla carta o su uno schermo, i nostri occhi incontrano lettere che presentano un determinato stile di disegno (font) e una determinata dimensione (corpo del carattere) e che formano righe disposte a una determinata distanza (interlinea) l’una dall’altra. Entriamo nel mondo della grafica e scopriamo cosa sono il font, l’interlinea e il corpo del carattere!
Cos’è il font?
Il font è il disegno di una lettera, di un numero o di un segno di punteggiatura. Ci sono tantissimi font, ossia stili di disegno, e per le loro caratteristiche si suddividono in grandi gruppi, detti famiglie di font. Una distinzione fondamentale tra i font è quella tra font con grazie (Serif) e font senza grazie (Sans Serif). Come si può vedere nell’immagine seguente, le grazie sono piccoli tratti allungati che si trovano alle estremità di lettere e numeri. Solitamente si preferisce usare font con grazie per lunghi blocchi di testo, come nel caso di un libro, mentre i font senza grazie sono preferiti per i titoli o per grandi scritte isolate, come nel caso dei cartelli stradali. Un esempio di font con grazie è il Times New Roman, mentre un esempio di font senza grazie è l’Arial. Spesso come sinonimo di “font” vengono utilizzate le espressioni “tipo di carattere” e “carattere”.
L’importanza nella scelta del font
Il momento di scegliere quale font utilizzare è fondamentale in qualsiasi progetto, dal semplice volantino al libro cartaceo, dall’ebook a un testo per il web, e solitamente la scelta del font viene fatta dal grafico o dal web designer. Nella scelta del font vanno tenuti presenti il tipo di lettore, il grado di leggibilità del font, il supporto sul quale il font verrà usato e la presenza di tutti gli stili del carattere richiesti dal testo da impaginare. Alcuni font sono più adatti a essere utilizzati sulla carta mentre altri sono più indicati per il web. A proposito di web, più un font è leggibile, più aumenta la possibilità che i lettori restino a lungo su un sito!
Cos’è il corpo del carattere?
Il corpo del carattere è la dimensione (altezza) di una lettera, di un numero o di un segno di punteggiatura e si misura in punti tipografici. Il corpo del carattere viene espresso insieme a quello dell’interlinea sotto forma di frazione, come per esempio 11/12. In questa dicitura, che si legge “undici punti su dodici”, il primo numero (11) indica il corpo del carattere mentre il secondo numero (12) indica il valore dell’interlinea. Come nel caso del font, anche nella scelta del corpo del carattere vanno tenuti presenti il tipo di lettore e il supporto al quale il carattere è destinato.
Cos’è l’interlinea?
L’interlinea è la distanza tra una riga di testo e quella successiva e si misura in punti tipografici. L’interlinea varia a seconda del corpo del carattere e di solito il suo valore è uguale o di poco superiore a quello del carattere. Il valore dell’interlinea non può essere inferiore a quello del carattere perché altrimenti le lettere discendenti (come p e g) finirebbero per toccare quelle ascendenti (come t e l).
Di solito i programmi di impaginazione suggeriscono in modo automatico il valore dell’interlinea più adatto a un determinato corpo. Se decidi di impostare manualmente il valore dell’interlinea, tieni presente che un’interlinea troppo ridotta crea difficoltà di lettura perché le righe risultano troppo fitte, ma anche un’interlinea troppo alta crea difficoltà di lettura perché l’occhio è costretto ad aumentare i salti da una riga all’altra.
Cosa sono gli stili del carattere?
Lo stile del carattere è l’aspetto che una parola assume indipendentemente dal font e dal corpo del carattere. In altre parole, quando scriviamo un qualsiasi testo, oltre al font e alla dimensione delle lettere possiamo decidere che alcune parole (parole a cui vogliamo dare un’importanza particolare) siano scritte in neretto, altre in corsivo e altre ancora in maiuscoletto. Il neretto, il corsivo e il maiuscoletto sono appunto alcuni dei principali stili del carattere.
Quali sono gli stili del carattere?
I principali stili del carattere, presenti in (quasi) tutti i font, sono il tondo o normale (ossia la forma base del carattere, di solito usata per il testo nel suo complesso), il neretto o bold o grassetto, il corsivo, il maiuscoletto (dove le lettere hanno la stessa forma del maiuscolo ma altezza ridotta, di poco superiore a quella del minuscolo) e il sottolineato.
Vuoi saperne di più?
Se vuoi approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere il libro di Robin Williams Imparo l’arte della grafica. Le basi dell’impaginazione e della tipografia, pubblicato dall’editore Vallardi. E se questo articolo ti è piaciuto, ti va di condividerlo sui social? Grazie!